Il Viaggio delle classi quinte e della quarta TUR dell’ITC a Roma, lo scorso 10 gennaio, ha regalato ai nostri studenti impressioni indelebili. Per qualcuno, Visitare la Galleria nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea e la mostra di Picasso alle Scuderie del Quirinale ha riservato sorprese. Roma è una città mai scontata, meta di infiniti viaggi didattici da tutta Italia, che nessuno può dire di conoscere davvero a fondo. Coerentemente con il programma di studio delle classi quinte, il viaggio è stato finalizzato in particolare all’approfondimento della conoscenza dell’arte del Novecento.
“È stata un’esperienza costruttiva a livello culturale e visivo: andare a vedere opere d’arte dal vivo è molto diverso che studiarle sul libro o su internet, ritrovarsele davanti fa tutto un altro effetto. È un discorso valido sia per i dipinti che per le sculture: di queste, in particolare, sul libro non si percepiscono le reali dimensioni. In Galleria Nazionale abbiamo potuto vedere anche delle video installazioni che ci hanno davvero suggestionato e spinto a porci delle domande”. – racconta Francesco. – “In particolare ho ammirato Pino Pascali, Canova, Van Gogh, Monet, Hayez, Klimt e il nostro Francesco Paolo Michetti. Di altre opere mi ha colpito il fatto di avere un aspetto tanto semplice, che potresti rifarle anche tu, ma nello stesso tempo di avere un significato tanto complesso. C’era addirittura un quadro tutto blu, di un blu intenso, che il pittore Yves Klein ha brevettato chiamandolo con il suo nome”.
“La Crocifissione di Guttuso mi ha particolarmente colpito per l’immagine inedita della Maddalena nuda, ai piedi di Gesù Cristo sulla croce in primo piano, una scena sconvolgente per i contemporanei, anche per l’uso dei colori accesi. C’è una testa di cavallo che vuole essere un omaggio al grande quadro di Picasso sulla guerra, Guernica” – aggiunge Gabriella.
“Alla mostra di Picasso abbiamo ammirato i tanti autoritratti di Picasso e i ritratti che fece alla moglie Olga, in anni diversi, vestita da ballerina, da spagnola, a figura intera o soltanto in primo piano”.
Secondo Giulia “Della Galleria Nazionale è stato molto criticato l’ultimo allestimento, che forse non consente di fare tanto didattica, ma che ti fa vedere con un solo colpo d’occhi come la realtà viene interpretata nei vari momenti storici”.
“Abbiamo capito la differenza tra la teoria e la pratica nello studio dell’arte” – conclude Michela – “È stata un’esperienza da rifare al più presto”. (Hanno collaborato gli alunni di Quarta A TUR: Gabriella Carbone, Michela Carbone, Silvia Costantini, Giulia Di Deo, Francesco Sanvitale).
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