I 100 anni del Nautico

UN PUZZLE DI EMOZIONI

In questa rubrica leggeremo le testimonianze di alcuni ex alunni del Nautico che ci raccontano le loro esperienze dopo il diploma. Buona lettura!

Salve a tutti,sono Di Domenico Riccardo un neo-diplomato dell’indirizzo Conduzione del Mezzo Navale di questo Istituto. Ho preso la licenza superiore proprio lo scorso Giugno portando così a termine quello che definisco il primo Obiettivo della mia vita.
Sono stati cinque anni molto belli e interessanti nei quali ho avuto la possibilità di imparare molte cose non solo nel campo scolastico, ma anche sotto l’aspetto umano,ciò grazie a tutti i Professori che,durante i cinque anni mi hanno insegnato e anche a  coloro che pur non essendo miei docenti hanno contribuito a quelle che sono le basi della mia formazione.
Ora veniamo a noi, dopo  aver conseguito il diploma ho partecipato a dei corsi obbligatori per imbarcarmi come Allievo Ufficiale di Coperta.
Successivamente ho iniziato ad inviare dei Curriculum Vitae a diverse Compagnie di navigazione.
Dopo un paio di mesi sono stato contattato da una compagnia che era interessata al mio Curriculum e, dopo aver svolto un test in inglese , mi è stato comunicato che nei mesi successivi sarei stato imbarcato.
Ad oggi sono tre mesi che sono a bordo di una oil-chemical che trasporta soprattutto Gasolio,Benzina e carburante per aviazione,le cui principali rotte sono nel Mediterraneo.
Attualmente sono molto contento e mi sto trovando molto bene con l’equipaggio.
A bordo siamo una melting-pot  di culture e ciò fa si che ci si possa relazionare con altre persone con esperienze di vita e pensieri diversi.
Ovviamente la vita a bordo è differente da quella “terrestre”, ma ciò, penso, non sia pesante se si sceglie di intraprendere questa vita per passione.
A bordo poi, c’è sempre da imparare dal Master al più  basso in grado perché ognuno ha qualcosa nel suo bagaglio che l’altro non ha, quindi la “CURIOSITÀ” è alla base di tutto.
Uno dei consigli che voglio dare,è quello di studiare l’inglese perché a bordo è fondamentale per qualsiasi cosa si debba fare.
Ovviamente senza mai tralasciare le altre materie come Navigazione,Elettrotecnica,Macchine,Italiano,… .
Spero di non essermi dilungato troppo nel raccontare la mia attuale,piccola esperienza.
Inoltre sono fiero di aver frequentato l’Istituto Tecnico Nautico “Leone Acciauioli” e sono grato ai docenti per gli insegnamenti che mi hanno dato lungo il mio percorso scolastico.

Buongiorno a tutti,
sono Chiara De Leonibus alunna del 5°Capitani C anno scolastico 2015-2016.
L’essere stata contattata per questa nuova iniziativa per la giornata del Centenario mi entusiasma molto, perché ho sempre avuto un bellissimo legame con questo Istituto e con alcuni insegnanti i quali sono stati e sono tuttora dei punti di riferimento.

La scelta di questo scuola  per me fu molto naturale perché ho sempre amato il mare e soprattutto, quando la visitai, mi colpì la ricchezza del piano di studi e l’ambiente famigliare ma allo stesso tempo rigoroso. Durante il quinquennio, ad esempio, ho scoperto la mia passione per la chimica ed approfondito il mondo che contraddistingue la vita dei naviganti caratterizzata da grandi responsabilità e da una grandissima passione che motiva, ed aiuta essi, ad affrontare questo stile di vita pieno di rinunce e sacrifici, ma ricco di altrettante soddisfazioni.
Dopo il conseguimento del diploma e dopo aver valutato la possibilità di intraprendere la vita di mare ho deciso di inseguire uno dei miei sogni: rientrare nel ruolo aeronavale della Guardia di Finanza che si occupa, ad esempio, del controllo delle frontiere, del contrasto del traffico di stupefacenti e dell’immigrazione clandestina. Certo, il percorso che sto intraprendendo non è affatto in discesa sia per quanto riguarda la preparazione per le varie prove d’esame sia, soprattutto, per  lo stile di vita stressante ed impegnativo di coloro che si mettono a servizio dello stato e dei cittadini. A darmi coraggio però ci sono l’impegno e la forte motivazione che mi sostengono in questa avventura, con l’augurio, che un giorno, mi portino ad indossare quella tanto desiderata ed amata divisa.
Auguro a tutti i ragazzi di poter affrontare i loro cammino in questo istituto con la voglia di arricchirsi interiormente e culturalmente con il fine di poter raggiungere a “gonfie vele”  le loro ambizioni future.
Chiara De Leonibus

Buon giorno a tutti sono Federico Fares e nel 2014 mi sono diplomato come aspirante alla conduzione di macchine in questo Istituto.
Deciso a non frequentare un’accademia per intraprendere la via del mare, il primo imbarco da allievo l’ho fatto nell’aprile 2016 con una piccola compagnia di traghetti di Ancona: l’Adria Ferries. L’impatto con il mondo del mare è stato così forte e bello che ho subito cercato di andare più lontano per poter fare più esperienze, così 6 mesi dopo, il 29 ottobre ero a Miami per imbarcare a bordo del Carnival Glory. Qui ho fatto tratte nei Caraibi dell’est e ovest e ho anche avuto modo di fare la prima esperienza di cantiere, bellissima. Il secondo imbarco oltre oceano l’ho avuta nel giugno 2017, a New Orleans, sul Dream che faceva 3 crociere diverse al mese di cui 2 nei Caraibi dell’ovest e 1 alle Bahamas. A gennaio, invece, sono venuto a Los Angeles per imbarcare sull’Inspiration che fa crociere nella baia californiana. In questi ultimi 3 imbarchi ho stretto amicizie e fatto esperienze con persone provenienti da più di 80 paesi diversi. Ogni partenza è un nuovo inizio in cui tii lasci alle spalle sempre più affetti e beni materiali, ma porti con te tanti ricordi ed un carico di esperienze personali sempre maggiore.
Paradossalmente, la cosa che ogni volta trovo difficile e so che  può sembrare strano , è tornare a casa . Tutti i miei amici mi aspettano, la mia ragazza non vede l’ora di rivedermi, la mia famiglia di riabbracciarmi ma è a bordo che trascorro gran parte della mia vita ed è proprio qui che si creano quelle amicizie con le quali condivido parte di essa e dividermi da questi mi lascia sempre il dubbio di non rivederli più,di dovermi dividere per sempre da quelle persone che, seppur per un breve periodo, son state la mia famiglia.
La vita di mare la consiglio anche se non credo sia per tutti. È una vita bellissima, ricca di emozioni ma comporta un grande sforzo fisico e soprattutto mentale.
Oggi, a distanza di 4 anni, vorrei ringraziare il Nautico e tutti  i professori che ho incontrato nella mia carriera scolastica, perché hanno spinto la mia vita verso un mondo bellissimo ed in continua evoluzione.
Grazie anche a  chi mi  dato la possibilità di dare questa piccola testimonianza.

Federico Fares

Buon giorno a tutti,
Sono Del Moro Matteo e come avrete immaginato ho avuto il piacere di studiare in questo istituto.
Mi sono diplomato nel “lontano” 2015 nell’indirizzo Conduzione del Mezzo Navale e da lì ha avuto inizio l’avventura che mi ha portato a lavorare per mare.
Subito dopo il diploma ho partecipato al concorso per l’ingresso nell’Accademia della Marina Mercantile di Genova. Un po’ per fortuna, un po’ per merito, sono riuscito a guadagnarmi un posto al suo interno e così sono partito per il mio primo imbarco.
I primi due imbarchi li ho svolti nel campo dell’offshore con la compagnia olandese Vroon Offshore Services, il primo dei quali sull’AHTSV Vos Thalassa dove ero impiegato con il compito di security watch, in un campo petrolifero antistante le coste tunisino/libiche. Il secondo imbarco invece l’ho svolto nelle acque del Nord Europa sul PSV Vos Prime dove effettuavo servizio di assistenza e approvigionamento di diverse Wind Farm presenti nella zona.
Il terzo, ed ultimo con la qualifica di Allievo,lo sto tutt’ora svolgendo, questa volta la compagnia è la genovese Linea Messina mentre la nave è denominata Jolly Titanio, una Ro-Ro/Container impiegata nella rotta che collega il porto di Genova con il Golfo Persico approdando in numerosi scali interposti.
Le esperienze che si fanno intraprendendo questo tipo di vita non sono poche, ed ogni imbarco è una storia a sé.
Trarre in salvo più di un migliaio di migranti, riuscire ad evitare casi di inquinamento, navigare in zone ad alto rischio di pirateria, essere l’unico italiano a bordo e doversi interfacciare con persone di nazionalità diverse. Sono cose che nel bene o nel male formano e che difficilmente accadono durante la vita di un “terrestre”. Ce ne sarebbero molte da dire e molte altre da approfondire ma non voglio dilungarmi più di quanto non abbia già fatto. La vita per mare non è semplice, sei lontano da casa e da tutti gli affetti, ma è in grado di regalare grandi soddisfazioni mettendoti davanti alle difficoltà ed obbligandoti a farcela da solo. Non si torna mai a casa con la stessa testa di quando si è partiti.
Vi ringrazio per aver richiesto la mia testimonianza e ringrazio la mia cara scuola per tutto ciò che mi ha dato.
Un saluto a tutti e spero di riuscire a farmi vivo presto
Matteo Del Moro

Buongiorno a tutti,
mi chiamo Marina Tenisci e non tanto tempo fa ero anche io seduta tra i banchi dell’Istituto Tecnico Nautico Leone Acciaiuoli: mi sono diplomata nello scorso 2017, come Allievo Ufficiale di Coperta con la valutazione di 100 e lode.
Forse un solo anno e pochi mesi non hanno cambiato la mia vita ma per il momento l’hanno stravolta. Subito dopo il diploma ho deciso di iscrivermi all’università, scegliendo una facoltà che continuasse la strada già intrapresa, così mi sono trasferita a Genova e ora sto frequentando il secondo anno di Ingegneria Navale. Durante l’ultimo anno ho anche ricevuto due attestati di merito: uno assegnato dal comune di Ortona, e l’altro dal Rotary Club, che mi hanno resa ancora più fiera della mia scelta.
Penso che scegliere il Nautico come scuola superiore abbia dato una svolta alla mia vita: mi ha appassionato ogni giorno di più, facendomi innamorare del mondo del mare, e di tutto ciò che lo riguarda. Certo, la strada non è facile ora, come non lo è stata nei 5 anni di scuola: per raggiungere i miei obiettivi ho dovuto impegnarmi al massimo tutti i giorni, ma è stata un’esperienza che mi ha offerto tanto. I viaggi, gli stage e le uscite in mare hanno costruito pian piano quello che ho scelto essere il mio futuro, il mio come quello di molti altri ragazzi.
Dal diploma ad ora, ho avuto modo di venire a contatto con tanti altri diplomati nautici d’Italia, e parlando con loro delle esperienze passate, ho potuto rendermi conto che il nostro Istituto Nautico non è come gli altri, ma è speciale, un piccolo gioiello sull’Adriatico.

Sono Stefano Costanzo, allievo diplomato nel 2015.
Attualmente sto frequentando l’Accademia della Marina Mercantile Italiana a Genova, da due anni e mezzo. Sono agli sgoccioli di questo percorso formativo tecnico-superiore, il quale mi ha dato tanto. Sono stato catapultato in questa realtà appena subito dopo gli esami di stato, per la precisione un mese e mezzo. La strada che ho intrapreso è dovuta alla passione per il mare, ma sopratutto l’inserimento nel mondo del lavoro, conseguendo al tempo stesso un diploma di Istituto Tecnico Superiore. Dopo questa lunga esperienza in Accademia, continuerò a navigare certamente. Sono quasi in procinto di diventare Ufficiale di Navigazione a tutti gli effetti. Nel mio periodo di Allievo che sta per terminare ho navigato per i primi due imbarchi sulla compagnia di navigazione Costa Crociere, e gli ultimi due imbarchi sulla compagnia di traghetti Grandi Navi Veloci. Ho girato un pochino il mondo, tra Sud America, Mediterraneo ed Africa, ma i sapori di casa sono sempre gli stessi. Quando rientro in visita al nautico mi sento come a casa, con un ambiente che mi ha dato tanto ed a cui sento di aver dato molto. Un esempio sono i 5 anni di planetario, tra cui un anno anche da “capo planetario”, un’esperienza che ho ritrovato molto utile anche a bordo. A tutti quelli che vorrebbero iniziare questo percorso, consiglierei di armarsi di forza di volontà e tanta passione. E’ un mondo difficile ed in continuo cambiamento, ma se si è dotati di amore per questo lavoro nessuna difficoltà si opporrà alla vostra meta.

Sono Simona Tacconelli, ex alunna di questo istituto, diplomata nel 2016.
Quando scelsi di frequentare questo Istituto lo feci principalmente perché si studiavano materie scientifiche, non tanto per il percorso nautico in sé per sé; nonostante ciò, con il passare degli anni, mi sono appassionata sempre più a questo mondo, tanto da considerare l’idea di intraprendere la vita di mare. Poi però, considerandone tutti gli aspetti  e soprattutto gli aspetti del mio carattere, ho capito che, forse, non era uno stile di vita adeguato al mio.
Per questo ho scelto di proseguire gli studi presso l’Università degli studi di Teramo nella facoltà di Biotecnologie. A quelli che mi chiedono “Come ci sei finita dal Nautico a studiare Biologia?”, io rispondo “Mi sono appassionata a questa scienza proprio durante quegli anni di scuola, partecipando anche alla giornata del Planetario con il laboratorio di Biologia.”
Credo sia una scuola molto valida che offre tantissime opportunità, apre molte strade ed è in grado di appassionare i ragazzi nei più svariati ambiti.
Ho scelto di studiare Biotecnologie perché mi entusiasma l’idea di produrre beni utili sfruttando le potenzialità della vita, in particolar modo degli essere viventi che popolano il mondo microbico, quali batteri, lieviti e micro alghe. L’università di Teramo, sempre più in crescita, è ricca di laboratori che permettono ai ragazzi di approcciarsi a ciò che studiano non solo con la conoscenza teorica ma anche in modo pratico e questo, credo, sia un aspetto fondamentale.
Grazie per avermi permesso di tornare a partecipare a questa giornata con la mia testimonianza.

Simona Tacconelli

Ciao a tutti, sono Davide Paludi e sono un ex studente dell’IIS “L. Acciaiuoli” (allora Istituto Tecnologico Statale Trasporti e Logistica), presso il quale mi sono felicemente diplomato due anni fa, precisamente l’11 luglio 2016. Subito dopo 3 mesi, dal 14 ottobre al 3 novembre 2016 ho avuto l’onore di trovarmi dall’altra parte della cattedra ad insegnare il carteggio a molti ragazzi leggermente più giovani di me. Voglio ringraziare a tal proposito il Dirigente Scolastico Marcello Rosato, per avermi dato la possibilità di fare (e, soprattutto, vivere) quest’ esperienza, a mio parere, estremamente costruttiva in quanto, oltre al fatto di legare anche con molti studenti (che come penso sempre, di qualsiasi disciplina si tratti, è alla base di un buon apprendimento), mi ha permesso di capire tutto ciò che troviamo “dietro le quinte” del lavoro di un docente (con le sue difficoltà), il quale vi assicuro che non è la stessa cosa che viene vista semplicemente da dietro un banco.

Cosa posso dire a riguardo la scelta di questa scuola? È stato per via dell’accrescimento del mio interesse verso le materie di ramo tecnico-scientifico fin dal “tramonto” delle scuole medie (oltre la matematica e la fisica, si aggiunsero le materie di indirizzo quali Elettrotecnica, Meccanica e soprattutto quella che riguardò il mio, Navigazione), ma soprattutto per via di quella che potrei definire la mia “passione parallela” : quella per il mare. Dico parallela, perché in realtà prima di questa viene una passione ancora più forte: quella per la musica e per la tromba in particolare, alla quale mi interessai frequentando il corso di strumento (sempre nel corso delle scuole medie), decidendo così di approfondirne gli studi e migliorare, di conseguenza, le mie capacità tecniche. Fu cosi che iniziai a frequentare questa scuola a braccetto con il Conservatorio di musica “Luisa D’Annunzio” di Pescara, presso il quale ho attualmente terminato gli esami del secondo anno di alta formazione, e presso il quale l’anno prossimo conseguirò la Laurea di primo livello in Tromba. Per ben tre occasioni ho allietato la celebre Giornata del Planetario, insieme ad alcuni ragazzi diplomatisi nell’anno precedente, al prof. Nicola Faraone e all’indimenticabile Gino, che nell’aprile scorso ci ha lasciati (e al quale va un mio caloroso pensiero).

Nel corso di questi anni sono stato partecipe di numerosi progetti con orchestre, anche a livello internazionale: presso le Torri Montanare a Lanciano, presso l’Accademia musicale di Tollo, che ogni anno tiene questi corsi altamente formativi ai quali vengono a partecipare ragazzi dalla Polonia, dalla Repubblica Ceca, dall’Ungheria e dall’Albania (permettendo anche di fare molte amicizie e di condividere culture diverse). Nel 2015 entrai a far parte dell’Orchestra “I Giovani Accademici” di Ortona, con la quale tenemmo dei concerti, tra i più rilevanti, presso il Salone degli Affreschi della Società Umanitaria per l’EXPO 2015 a Milano, a Melfi, a Praga ove, nel marzo 2017, abbiano vinto il Gold Level (1° Premio) ad un concorso internazionale di Orchestre; infine, il 6 maggio scorso partecipammo ai casting di Italia’s Got Talent.

Ultimamente, inoltre, ho avuto il piacere di conoscere e collaborare con maestri di rilevanza nazionale ed internazionale: tra questi, il tenore Piero Mazzocchetti, per il quale ebbi l’onore di allietare la serata del suo 40esimo compleanno.

Sempre nel 2015, tramite audizione, sono entrato a far parte anche dell’Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Pescara, presso la quale attualmente ricopro il ruolo di capo-sezione trombe. Dei concerti tenuti con questa, ricordo il piu recente (il 28 giugno scorso), presso i Giardini “La Mortella” (Ischia) suonando tutta musica dei Queen e, per lasciare il meglio alla fine, quello tenutosi a Sulmona (in occasione del Jazz Festival) il giorno del mio 20° compleanno, il 12 agosto 2017, diretti da una delle colonne portanti della musica italiana: il M° Nicola Piovani, compositore della celeberrima colonna sonora del film “La vita è bella”. In merito alla musica, sarò onoratissimo di allietare la giornata del Centenario della nostra scuola, che pian piano si avvicina.

Detto tutto, al momento non credo sia il momento di dire di aver intrapreso una strada post-diploma del tutto differente, in quanto devo ancora terminare i miei studi in Conservatorio. Tuttavia, un domani, avendo frequentato queste magnifiche due scuole insieme, ho intenzione di mettere a frutto e fondere in un’unica realtà tutto ciò che ho imparato e che imparerò in questi anni.

Concludo dedicando un mio motto sia ai ragazzi che stanno ancora frequentando l’istituto, sia ai neo-diplomati: “Pensare in grande, Volare in alto, Guardare lontano”.

Ad Maiora Semper.

Ciao a tutti, mi chiamo Agnese, ho 23 anni e son un ufficiale della Marina Militare Italiana. Come è facilmente immaginabile mi son diplomata proprio qui, in questo Iistituto, nel luglio del 2013 e, nel settembre dello stesso anno sono entrata nell` Accademia Navale di Livorno. I tre anni da allieva non son stati facilissimi e mi hanno dato l`opportunità di realizzare il sogno di lavorare sulle navi militari e di far sì che oggi io sia l`ufficiale di rotta del Cacciamine Rimini.
Nel breve periodo che ho vissuto a bordo ho avuto modo di partecipare a diverse missioni /esercitazioni tra le quali una campagna di rimozione ordigni in Sardegna, l`Operazione Mare Sicuro per la tutela degli interessi nazionali nel Mar Mediterraneo e diverse altre attività di ricerca relitti/reperti archeologici.
La vita in marina non è facilissima e son tanti i sacrifici che si fanno ogni giorno. Si lasciano a terra gli affetti e per diversi giorni è impossibile comunicare con loro, si è sempre pronti a partire senza conoscere con esattezza la data del ritorno e le navi non son dotate dei confort che facilmente ci si immagina.
Eppure è l`emozione nel vedere l`alba dopo una nottata di  guardia, un arcobaleno che nasce dal mare dopo giorni di pioggia e cattivo tempo, la consapevolezza che il nostro lavoro sia effettivamente utile per il prossimo e che in fondo lo stiamo svolgendo proprio per quelle persone che lasciamo a casa, a renderlo meraviglioso.
Colgo l’occasione per ringraziare la scuola e tutti i prof che hanno contribuito a rendere possibile tutto ciò, grazie davvero di cuore.
Agnese Fares

Salve,
Sono Loris di Maio e sto scrivendo queste poche righe da Singapore, dove al momento mi trovo a supervisionare l’installazione di un impianto a bordo di una nave da crociera Princess.

Diplomato nel 2012 ho poi intrapreso  la carriera universitaria iscrivendomi al corso di ingegneria navale. Da allora è passato un po’ di tempo e con tanta tenacia e forza di volontà sono riuscito a conseguire tre lauree, due in Italia e un master in Inghilterra.

In questo momento sto lavorando presso V. Group, una multinazionale americana che si occupa praticamente di qualsiasi sfaccettatura del mondo navale, dalla progettazione impianti alla gestione  delle piu’ di 1000 navi che sono sotto il nostro management.

Sono stato selezionato da questa azienda per svolgere un graduate program, un programma incentrato su nuovi laureati che ci consente di girare tutte le sottoaziende del gruppo per avere una vision generale del settore. Il mio ufficio di partenza ha sede a Monte-Carlo, ahimé non sono stato molto qui perché mi sono imbarcato subito sulla SAPPHIRE PRINCESS, una nave da crociera, dove sto seguendo l’installazione di impianti pulizia gas di scarico (SCRUBBERS). Dopo questa rotazione sarò assegnato all ufficio di Amburgo e poi a quello di Cipro per la durata totale di 2 anni.

Questo lavoro mi sta dando un infinità di esperienze che non riuscirei mai a trasmettere tramite queste poche righe, sto girando il mondo e imparando tantissimo.

Il nautico è stato un ottimo trampolino di lancio, quando fatto come si deve è una scuola seconda a nessuno.

L’unico consiglio che sento di dare a tutti gli studenti è quello di impegnarsi davvero in quello che stanno facendo, questi anni vi segneranno per sempre e bisogna avere quell pizzico di consapevolezza che quello che fate prima o poi vi ripagherà. Divertitevi e scherzate ma non togliete spazio alla cultura e alla curiosità.

Loris Di Maio

Buongiorno, mi chiamo Marco Giovagnoli e per 5 anni sono stato anch’io tra i banchi del Leone Acciaiuoli che mi ha fornito l’opportunità di fare ciò che oggi posso chiamare “il mio lavoro”.

Sono “uscito” nel 2016 e non ho perso tempo; non appena è stato disponibile il bando per l’Accademia della Marina Mercantile di Genova, dopo un’estate passata sui libri per l’esame di maturità, ho di nuovo riaperto quegli stessi libri per prepararmi.

La stessa curiosità che mi ha accompagnato per 5 anni di scuola presso il nostro Istituto anche questa volta mi ha fatto compagnia, sono riuscito ad entrare in Accademia, primo in classifica.

Lì è iniziata la mia avventura professionale ed il mio primo imbarco (che non si scorda mai) è stato su Costa Pacifica.

È stata dura, lo ammetto, soprattutto perché bisogna abituarsi ad una nuova realtà, a nuove relazioni, ma è stato estremamente stimolante entrare in contatto con persone di diversa nazionalità, conoscere nuove culture e, soprattutto, affrontare il nuovo lavoro.

In 300 metri di nave, c’è una gamma di impianti di cui è impossibile parlare in poche righe. Assistere per la prima volta alla manutenzione di un motore, il cuore della nave, vedere una perdita di fuel, il suo sangue.. da veramente l’impressione di stare in un qualcosa di vivo, la nave è molto più che metallo su metallo e in quei momenti forse pensi che dopotutto anche lei ha un’anima. Ho avuto l’opportunità di visitare tutto il nord Europa, dalla punta della Norvegia (capo Nord) fino alla Russia e alle simpatiche discussioni con i fornitori di carburante a San Pietroburgo, senza saltare nessuno dei paesi che si affacciano sul Baltico.

La voglia di saperne di più mi ha spinto adesso a frequentare la facoltà di Ingegneria Meccanica presso l’università di Ancona.

Con la curiosità come carburante e la determinazione come motore, tutto è possibile.

Mentre leggete queste righe probabilmente sarò in navigazione per Malaga, ieri mi sono imbarcato a Tenerife… l’avventura continua!

Spero di non avervi annoiato ma anzi, di avervi dato una piccola prova di cosa il Leone Acciaiuoli sia capace di dare.

Marco Giovagnoli

 

Salve a tutti, sono Giulia Lo Storto e nell’ultimo anno ho preso più di 20 aerei per un totale di più di circa 110 ore di volo. E pensate che non lavoro sugli aerei!

Mi sono diplomata nel 2014 e subito dopo sono entrata all’Accademia della marina mercantile di Genova iniziando a lavorare per la compagnia di navi da crociere Costa. Dalla Grecia e la Croazia, nostre vicine di casa, fino al lontano oriente di Cina, Giappone e Corea senza disdegnare le coralline Maldive o le mistiche India e Sri Lanka; gli ultimi 3 imbarchi da allieva mi hanno portato abbastanza lontano dalle comodità di casa. Se dovessi descrivere il mio lavoro probabilmente lo definirei “frenetico” sveglia alle 3.30 del mattino e al via, la corsa giornaliera fino alle 12, un breve riposo e poi di nuovo si riparte per la guardia pomeridiana , così 7 giorni a settimana per 4/5 mesi. E anche a casa corsi di formazione e aggiornamento in giro per l’Europa per garantire gli standard internazionali di sicurezza.

La vita sulle navi da crociera non è il sogno che tutti immaginano, i giganti splendenti sono il frutto di più di mille persone che come me, ogni giorno si svegliano lontani da casa, dalla famiglia e dagli affetti per concedere ai passeggeri di vivere l’esperienza migliore possibile. Ho concluso il mio periodo da allieva circa 4 mesi fa, dopo aver finito il percorso accademico e conseguito la licenza da ufficiale di navigazione, il comunemente noto “patentino”. Mi sento spesso dire che il mio è un lavoro da uomini ma chiunque mi conosce sa che non esiste un lavoro più adatto a me di quello che già faccio. Ci vuole coraggio, calma, dedizione, sangue freddo, motivazione e grinta da vendere per sopravvivere ma guardare ogni giorno l’alba e il tramonto su un mare cristallino ripaga di ogni sacrificio e da la forza di andare avanti.

Buon vento a tutti

Giulia Lo Storto