Metti che un giorno, un giovedì di gennaio, entri in classe per spiegare Il piacere di Gabriele D’Annunzio e scopri sull’home page del computer una poesia d’amore non firmata, ma solo siglata. Fioccano battute, sorrisi e ovviamente l’autore rimane un mistero. “Professorè legga” ed io “mannaggia il poeta si è distratto, ci sono due errori! Correggo dai”. Salviamo il file della lirica e attacchiamo col decadentismo.
La vita scolastica forse è anche questo: pensieri d’amore che volano liberi, incontenibili, più appaganti e coinvolgenti di una qualsiasi lezione. E così la tentazione di scrivere, di fare di un’emozione una poesia chiara e corretta diventa forte, urgente. Gabriele D’Annunzio avrebbe sicuramente gradito.
Sei la mia persona
Stasera voglio dirti una cosa,
voglio dirti una cosa che penso da tempo,
ma che non ti ho mai detto abbastanza, o almeno,
mai abbastanza forte.
Voglio dirti che da un po’ di tempo
ho capito di avere trovato la mia persona e
e non parlo di una persona qualunque,
parlo di una persona che è nei miei pensieri,
nei miei gesti, persino nei miei respiri.
Parlo di qualcuno che è in me
e tu, sì, sei parte di me.
Parlo di una persona che se la guardi in silenzio
ti riempie di gioia il cuore.
A volte ti fa anche paura, perché è come guardarsi allo specchio,
vedi il tuo riflesso nei suoi occhi e capisci
che devi essere migliore,
ogni giorno migliore per te e migliore per lei,
perché lei è la tua persona,
parte del tuo passato,
vita del tuo presente,
scelta costante del tuo futuro.
E voglio dirti che per me
la felicità è quando non c’è tristezza
e la tristezza, beh, è quando non ci sei tu.
Voglio dirti che la mia canzone preferita è la tua voce
e i tramonti più belli saranno sempre i tuoi occhi
che incrociano i miei.
Voglio dirti che sei la mia casa,
parlo di qualcosa che mi fa sentire
protetto e sereno
per questo tornerò sempre da te,
per continuare a vivere tutti quei momenti tra noi
ai quali non posso più rinunciare.
Ho capito di aver trovato la mia persona, quella
che incontri una volta su un milione,
quella che incontri proprio nel momento in cui credevi
che l’amore non sarebbe più arrivato.
A.P. (ITN)
Commenti recenti