Special Guest

Le conferenze che si svolgeranno durante tutto l’anno scolastico avranno inoltre uno scopo celebrativo: uno fra gli intenti principali è festeggiare i cento anni del Nautico coinvolgendo gli ex alunni che sono riusciti ad affermarsi nel mondo del lavoro, non solo marittimo e che per tanto costituiscono per le nuove generazioni esempi positivi da seguire.

Gerica Ricci è la prima donna diplomata nell’Istituto Tecnico Nautico “ L. Acciaiuoli” ad aver ricoperto il ruolo di Comandante sulle navi della Marina Mercantile: in un ambiente per eccellenza maschile, la posizione di rilievo è stata raggiunta con caparbietà, determinazione e sacrifici.

Dopo un percorso trascorso a comando delle navi da crociera MSC, il com. Ricci è diventata responsabile della direzione della Compagnia marittima per Cina e Sud-Est asiatico. Successivamente è diventata manager dello sviluppo commerciale in Asia e, dopo aver abbracciato ulteriori sfide professionali, attualmente è dirigente del settore commerciale per la SRH Marine SAIT con base a Cipro.

Il comandante Ricci, lo scorso 7 dicembre, ha incontrato gli studenti del IV anno per affrontare le tematiche afferenti lo ship management e ha raccontato la propria esperienza di marinaio offrendo ai ragazzi spunti di riflessione e consigli: la vita di bordo è molto difficile e dura sia sotto l’aspetto affettivo, per la maggior parte dell’anno sei in navigazione lontano dalle persone a cui si vuol bene, sia sotto quello quotidiano in quanto per mesi vivi e lavori sempre nello stesso luogo.

E’ stato un bell’incontro, un’esperienza positiva che ha visto gli studenti partecipare attraverso le numerose domande e che ha dato vita ad un vivace dibattitoche ha consentito di approfondire gli argomenti esposti.

Ad inizio dicembre, nelle giornate di martedì 4 e mercoledì 5, il comandante Giacomo Consorti ha approfondito tematiche riguardanti le arrività di off-shore logistic. Gli alunni delle classi terminali continuano il loro percorso didattico, valevole anche come Alternanza Scuola-Lavoro, all’insegna della conoscenza diretta del mondo lavorativo marittimo. Ancora un ex alunno del nostro Nautico che ha testimoniato con entusiasmo la sua carriera maturata in tutti i continenti.

CONFERENZA MASSIMO DE NOBILE

Il giorno 8 novembre 2018 presso l’aula magna del nostro istituto si è tenuta una conferenza sui rimorchiatori a cura del comandante De Nobile. Quest’ultimo dopo aver fatto una breve introduzione sulla nascita e sulla storia dei rimorchiatori, ha spiegato dettagliatamente , a tutti gli alunni presenti, come svolgono la loro attività e le loro caratteristiche tecniche.

I rimorchiatori nascono indicativamente nel 1852, sono navi  il cui compito è quello di muovere unità senza propulsione, svolgere attività di ormeggio e disormeggio, prestare soccorso a navi in situazione di emergenza e posizionare le ancore delle piattaforme petrolifere.
La loro lunghezza va da un minimo di 18 metri, fino ad oltre 90 metri per i rimorchiatori più grandi. Hanno quattro motori con almeno sei cilindri e la loro potenza va da 2000/2500 HP fino ad oltre 20000 HP.

Il collegamento dei cavi tra il rimorchiatore e l’unità da rimorchiare può avvenire in diversi modi:
-cavi a baffo: sono utilizzati per lunghi rimorchi, quando l’unità rimorchiata deve seguire il più possibile la rotta del rimorchiatore;
-a pacchetto;
-in modo diretto: in questo caso il rimorchiatore anticipa la nave ed è collegato con un solo cavo;
-in modo indiretto: in questa situazione il rimorchiatore è utilizzato in aggiunta al timone della nave che ha un’alta velocità di manovra.

Caratteristica dei rimorchiatori è la bollard pull (BP), ovvero la misura della potenza di trazione. Con ciò si intende la forza che una nave esercita a piena potenza su una bitta montata a  terra.

I rimorchiatori si possono dividere in due gruppi: i rimorchiatori d’altura e quelli portuali.
I primi operano in mare aperto e si dividono in:
-anchor endling (AHTSV): utilizzati per la movimentazione delle ancore, sono caratterizzati dall’avere un’ elevata potenza, grande stabilità e vericelli di rimorchio molto potenti;
-supply vessels (PSV): utilizzati per svolgere attività di rifornimento.
I rimorchiatori portuali operano in acque ristrette e sono suddivisi in base alla tipologia di propulsione:
-tradizionali o STAN (eliche e timoni): hanno gli organi di propulsione a poppa;
-VSP (voith schneider): hanno la propulsione a prua;
-ASD (azimuth stern drive): hanno gli organi di propulsione a poppa;
-ATD (azimuth tractor drive): hanno la propulsione a prua;
-RSD (rotor o reverse drive): hanno un doppio propulsore a prua e uno a poppa.
I rimorchiatori tradizionali sono utilizzati di rado poiché meno sicuri rispetto agli altri.

Le fasi di rimorchio sono fondamentalmente tre:
-avvicinamento alla nave: può avvenire sia da prua che da poppa, questa è la fase più pericolosa e complessa perché si svolge in movimento e ad alta velocità;
-aggancio del cavo;
-rimorchio: viene eseguito in base al tipo di manovra che la nave deve eseguire e alle indicazioni del pilota.

Utilizzando l’espressione “safety first” il comandandante tiene a specificare che durante le operazioni svolte dai rimorchiatori c’è bisogno di massima attenzione, per poter svolgere il tutto in sicurezza.

Tante le domande rivolte dagli alunni al comandante, che è riuscito a togliere loro ogni curiosità.
Sara Silvestri
classe 4CMNB

TUGS
The 8th of November 2018 the students of the Nautical Institute L. Acciaiuoli were pleased to receive the Captain De Nobile for an interesting “lesson” about tugboats.

Tug is the short form of tugboat, a particular yet smaller-than-average type of vessel whose job is to help other ships in particular maneuvers by either pulling or pushing other ships using various tools, such as the tow line.
Its official definition is “a ship crafted and designed to perform a towing activity”.
The tow line is a particular kind of rope that can be made out of steel or synthetic fiber. However, steel tow lines were banished by the IMO after being considered harmful for people on board.

There are several types of tugboats designed for different purposes, but we can enlist their most common tasks:
-Manual handling of not self-propelled units (e.g. the barge);
-Mooring and unmooring maneuvers of ships;
-Assistance;
-Rescue and aid.

Unfortunately, the origins of the tugboat are not precise, but according to a few sources, tugboats were already operating around the mid-19th century.

Their dimension varies from their purpose, which can go from 18 meters to 90 meters.
Same goes for the engine power, that goes from 2000/2500 HP to 20,000 HP.

The operation of towing, which is divided into direct and indirect towing, can only start after connecting one or more tow lines between the tugboat and the towing object.

TYPES OF TUGBOAT
-Offshore tugs
They’re a type of tugboat that work exclusively in open seas. For example, the AHTSV (Anchor Handling Tug Supply Vessel) is an offshore tugboat provided with a great stability and a high-power engine, both qualities that suits perfectly for operations on open waters.

-Harbor tugs
They’re a type of tugboat which work mainly in tight waters and harbors.
They’re divided into four categories, that differs from the type of propeller they’re equipped with:
-Conventional or Traditional tug
Being used worldwide, it has reliable overall qualities.
-Voith Schneider (VSP)
Consisting of a rotating circle plate with several paddles on top of it, it is known for his remarkable maneuverability.
-Azimuth Stern Drive (ASD)
It’s characterized by the hydrodynamic form of their hulls and the presence of two azimuth thrusters at the stern.
-Azimuth Tractor Drive (ATD)
Unlike the Azimuth Tractor Drive, the ATD is distinguished by having a different propeller design, that allows the tug to use the engine at full power in every direction and gives it a high maneuverability.
-Reverse or Rotor Tractor Drive (RTD)
It is kind of a mix between the ATD and the ASD, having two propellers at the bow and one at the stern and the hull design of the ASD. However, they’re still in an experimental phase and are sometimes used in harbors to test their maneuverability.

OPERATIONS

Possibly the most important side of the tugboat, the operations have to be done following precise steps. It’s because most of the towing operations has to be done while keep sailing, and one single mistake, of any kind is capable of compromising the whole operation.
By the words “SAFETY FIRST”, the Captain De Nobile told us that towing operations require high mental concentration, keeping in mind that tragic accidents are always near, concluding his remarkable introduction of the tugboats to the  students.
Qinwei Lin class 4CMNB

 

SAFETY AND SECURITY

Giovedì 20 settembre, presso l’aula magna del Nautico, si è tenuta la seconda delle conferenze, organizzate per festeggiare i cento anni della nascita del nostro Istituto. Il relatore comandante Vito Cannavina, davanti agli alunni delle quarte e delle quinte dell’indirizzo macchinisti, ha parlato in modo puntuale e approfondito di  diverse tipologie di navi adibite al trasporto di gas naturale. Il moderatore , invece, è stato Alessio Secondo cheaf offiser, terzo di macchine, presso la Carnival. Molti sono stati gli argomenti attenzionati, tra cui la struttura e l’assetto di questo tipo di navi e il loro impianto propulsivo. Non ultimo,l’impatto ambientale legato al trasporto di gas naturali e gli orientamenti futuri. Gli alunni, parteci e attenti, hanno potuto apprezzare argomenti non solo teorici, ma tangibili perché spiegati direttamente da chi ha trovato, dopo il diploma presso l’ITN di Ortona, un lavoro appassionante e inerente il proprio corso di studio.

CONFERENZA RO RO AL NAUTICO

Martedì 18 set. 2018, nell’aula magna dell’Istituto Tecnico Nautico dell’IIS Acciuoli Einaudi, si è tenuta una conferenza sulle RO-RO (sigla che sta per “Roll On – Roll Off”). È la prima di una serie di conferenze che permetteranno agli alunni del Nautico di approfondire argomenti tipici del mondo del lavoro e inerenti l’indirizzo di studi da loro intrapreso. I relatori di questi argomenti saranno comandanti ed ex alunni dell’Istituto. Durante i loro interventi, saranno affiancati da alunni neo-diplomati entrati da poco nel mondo del lavoro. Questa mescolanza tra ex allievi con più o meno esperienza nel settore professionale di competenza agevolerà gli alunni attuali a orientarsi nel mondo del lavoro con maggiore consapevolezza e con un bagaglio di conoscenze ed esperienze più ampio.

 

Author: redazione

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