Alla scoperta di Tosti con il FAI

Le Giornate FAI d’autunno: un appuntamento atteso con trepidazione dai ragazzi dell’ITC di Ortona, che da due anni si mettono in gioco sperimentando il mestiere di ciceroni per i turisti che, sempre numerosissimi, visitano la nostra bella città.

Quest’anno gli studenti hanno guidato i gruppi di visitatori alla scoperta dell’Istituto Nazionale Tostiano, situato in Palazzo Corvo, che da decenni ospita il Museo dedicato a Francesco Paolo Tosti, artista di fama internazionale, ma poco conosciuto ai propri concittadini e illustre sconosciuto per le nuove generazioni. Altra “chicca” offerta all’attenzione dei turisti, la mostra degli strumenti musicali provenienti da tutto il mondo e di quelli costruiti artigianalmente in modo mirabile dal professor Renato Treddenti.

Un’esperienza di lavoro, ma anche un’occasione di scoperta e di arricchimento per i nostri giovani studenti dell’indirizzo turistico della ragioneria.

“Inizialmente fare da ciceroni sembrava una sorta di punizione: avevamo un’ansia pazzesca, ma piano piano ci siamo sciolte e ci abbiamo preso gusto”, confessa Michelle, che ha illustrato insieme a Linda la mostra di strumenti etnici.

“Questa esperienza ci ha aiutato ad aprirci: per me che sono molto timida, è stato molto importante”: parola di Francesca, che aggiunge: “Parlare davanti a tante persone ci ha invogliato a esprimerci meglio. All’inizio della giornata eravamo più impacciati e meno comunicativi: a fine giornata parlavamo come veri esperti della materia”.

“Qualche visitatore appassionato di Tosti aggiungeva particolari che non conoscevamo e subito li abbiamo fatti nostri, aggiungendoli alle nostre spiegazioni”: Sabrina ha già imparato, “work in progress”, i trucchi del mestiere. E anche il self control: “Quando ho visto le telecamere della RAI, ho iniziato a sudare freddo per l’emozione (per il servizio TG3 regionale delle 14, ndr), ma ho mantenuto la calma”.

L’esperienza FAI aiuta anche a fare riflessioni sul futuro: “Mentre parlavo alle persone, dentro di me immaginavo che questo fosse davvero il mio lavoro e penso che mi piacerebbe diventare una guida turistica”, dice Sofia.

Alessio, che ha studiato come se non ci fosse un domani, alla fine ammette: “È un’esperienza che rifarei”.

Giuseppe, che si era messo in gioco già lo scorso anno, è il “veterano” delle giornate FAI: “È un’esperienza importante, che arricchisce ancora di più l’offerta del nostro indirizzo di studi. Ho potuto guidare le persone nel museo, illustrare gli oggetti appartenuti a Tosti: è stata la cosa che ho apprezzato di più”.

Appuntamento al prossimo anno!

Hanno collaborato gli alunni della III A TUR dell’ITC

Author: redazione

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