Premiati “a distanza” i vincitori della nona edizione del concorso indetto da FIDAS Pescara, aperto a tutte le scuole abruzzesi, avente come focus “I giovani e il dono del sangue”. Una cerimonia ridimensionata a causa del lock down, ma non meno sentita e partecipata, che ha visto vincitrici ben due studentesse-donatrici dell’IIS “Acciaiuoli-Einaudi” di Ortona: Sara Marucci dell’ITN “L. Acciaiuoli” (primo premio nella sezione Testo) e Sabrina De Acetis dell’ITC “L. Einaudi” (terzo premio nella sezione Disegno). La situazione anomala, di isolamento forzato dei mesi scorsi non ha frenato la voglia di esprimere la propria vena creativa al servizio di una causa importante: una bella prova di forza d’animo dei nostri ragazzi.
Di seguito, il testo vincitore del primo premio
Un bambino spiega perché donare il sangue
Un bambino e la sua sorellina stanno giocando in giardino, quando la piccola legge su un cartellone pubblicitario “Dona il sangue e salva una vita!”
<<Ehi Luca>>
<<Cosa c’è?>>
<<Vedi quel cartellone?>>
<<Sì.>>
<<Ma tu capisci cosa vuol dire?>>
<<Certo, ora te lo spiego Giorgia.
A scuola la maestra mi ha detto che spesso i medici per salvare la vita dei pazienti, fanno le trasfusioni di sangue.>>
<<Cosa sono le trasfusioni?>>
<<Beh, è come se tu soffiassi l’acqua con una cannuccia.>>
<<Ah, ho capito.>>
<<Stavo dicendo…
Però queste trasfusioni possono essere fatte solo se c’è qualcuno che va in ospedale e dona il proprio sangue.>>
<<Ma come fanno i medici a prendere il tuo sangue?>>
<<Ehm, è come se tirassi l’acqua con la cannuccia.>>
<<Ok.>>
<<Stavo dicendo che è importante che ci siano delle persone disposte a donarlo perché altrimenti non è possibile salvare nessuno.>>
<<Allora sicuramente molti doneranno il proprio sangue.>>
<<Purtroppo no…>>
<<E perché?>>
<<La mia maestra me lo ha spiegato molto bene, infatti ha detto che la gente è talmente indaffarata che non pensa agli altri e quindi non va in ospedale a donare il sangue.>>
<<È triste…>>
<<Lo so…>>
<<Inoltre molti hanno paura di farsi prendere il sangue, perché si usano degli aghi.>>
<<Come quelli del vaccino?>>
<<In realtà sono più grandi…>>
<<Che paura!>>
<<Perché?>>
<<Ho paura degli aghi…>>
<<Non c’è motivo di avere paura e poi pensa che con il tuo sangue potrai salvare un’altra bambina.>>
<<Beh, se la metti così…, non ho più paura!>>
<<Brava!>>
<<Andiamo a donare il sangue?>>
<<Non possiamo perché siamo troppo piccoli, però quando diventeremo grandi lo faremo insieme.>>
<<Me lo prometti?>>
<<Te lo prometto.>>
Marucci Sara, 4CMNA ITN L. Acciaiuoli
Commenti recenti