Libriamoci con fantasia: è solo poesia

Giovedì 22 novembre si è tenuto l’incontro di “Libriamoci” presso l’aula magna dell’ITC. “Libriamoci” è un progetto nazionale, già attuato in passato nella nostra scuola, che vuole avvicinare i giovani ai libri e alla lettura. La giornata, organizzata a scuola dalla professoressa di italiano Patrizia Di Lullo, è stata dedicata interamente alla poesia. Sono state lette svariate poesie da alunni e professori, anche dalle prof di francese, in lingua originale con la traduzione in italiano: a detta degli studenti, le poesie lette in lingua originale hanno un tono e una fluidità di gran lunga superiori a quelle delle traduzioni. Le professoresse Agnese Paciocco e Roberta Villini hanno letto due poesie scritte da loro, entrambe parlano d’amore e per alcuni ascoltatori sono state le più belle perché recitate con emozione particolare. Un nostro compagno di classe della III A FM, Costantin, originario del Camerun, ha recitato una spettacolare poesia per lui molto cara di un autore camerunense, che parla di come gli europei sono entrati in Africa solo per sfruttarne le risorse e di come abbiano trattato i suoi abitanti. La poesia recitata da Costantin è piaciuta moltissimo, ma, pur avendo riscosso tanto successo, a parer mio la più bella non è stata questa, bensì quella letta dalla professoressa Antonella Paolini, “Roman (on n’est pas sérieux quand on a dix-set ani)” di Arthur Rimbaud, che parla dell’adolescenza e di come ci si innamora senza però essere seri a 17 anni.

Ad essere sincero, io e molti altri pensavamo che questo progetto sarebbe stato noioso e ripetitivo: invece è stato affascinante scoprire più approfonditamente il mondo della poesia, niente affatto ripetitivo, per via della moltitudine di poesie lette, italiane e straniere, classiche e moderne, scritte di proprio pugno o da altri, ma ciò che ha reso fantastica questa esperienza è stata la varietà di tematiche, che andavano dall’amore al tema dello sfruttamento di un paese colonizzato.

Mi sono stupito di quanto la poesia possa essere interessante ed emozionante: se si presenterà una seconda occasione di partecipare in prima persona al progetto, non esiterò ad accettare. Gabriele Scarinci (IV A FM ITC)

Di seguito, i testi delle poesie scritte dai ragazzi della II B TUR

Le tue lacrime curano le tue ferite

di chi ne ha bisogno

e sfiorando il tuo sguardo

ho capito di volerti accanto.

Lasciarsi le mani

e sentire che siamo legati,

anche quando siamo lontani.

Nuvole rigonfie di speranza

come io e te in una stanza.

 

Nel cielo cadono le stelle

e tu sei lì a sostenerle.

Sei il mio fiore preferito

e senza te sarei pentito.

Sei entrata nel mio cuore

come un missile d’amore,

io e te come un tesoro

sconfiggeremo questo tuono.

 

Gli alberi tessono il vento

e le foglie,

volano nel tempo.

Il sole che bruciava,

e lui

l’amava.

A mano a mano

tu portami via

finché sei mia.

Sempre insieme,

tu ed io

senza mai dirci addio.

 

Mentre io aspettavo te

tu crescevi più bella,

come un girasole

di questo cielo nero,

danzavi in armonia

spensierata .

Mentre io aspettavo te

tu ridevi e gridavi

mentre il tuo cuore piangeva e bruciava

eri fredda come ghiaccio

ma spettacolare come la neve.

Mentre io aspettavo te

eravamo lontani

nella terra del silenzio

dove io volevo te.

 

In un giorno d’estate

un raggio di sole

usciva,

tagliando il cielo cupo

coperto di nuvole,

rigonfie di speranza.

In un giorno d’estate

l’allegria in te

s’ accresceva,

fermando il tempo,

e tra le onde del mare

il tuo sorriso splendeva

senza parlare.

 

Come quel ragazzo

intelligente,

ma per niente indulgente.

Come quel foglio,

pieno di frasi e poesie,

c’era speranza

in quelle vie.

Quella fontana

rumorosa

come una rana, che

urlava quando

non trovava chi l’amava.

 

 Paralisi

Svegliando sogni immensi,

in quel cassetto tace la tua ira.

Come quei ragazzi persi trovandosi,

che pur facendo niente

niente di tutto stanno perdendo.

Come quella sigaretta, brucia,

la tua vita sta finendo.

Sei come una stupida cartuccia

la usi, così facendo

vola via come il vento.

Impressioni e sensazioni: brevi pensieri dalla III A FM

È stata una bella esperienza perché per la prima volta abbiamo visto i professori più vicini a noi. la poesia che mi ha colpito di più è stata quella della mia professoressa di italiano, si intitolava “Femmine”. (Sara)

Ci sono momenti in cui le emozioni prendono vita e si mescolano con quelle degli altri, momenti in cui condividere qualcosa di semplice, come nel nostro caso una poesia, rende liberi, liberi di esprimerci e di provare sentimenti che a volte vengono celati dalle diverse paure. L’esperienza di giovedì con libriamoci ci ha fatto davvero provare tutte quelle emozioni. A me personalmente tutto ciò è piaciuto in quanto la nostra partecipazione è stata capita e incoraggiata dai professori, i quali, hanno letto delle poesie a loro care o scritte proprio da loro come hanno fatto le professoresse Paciocco e Villini. La loro lettura è stata in grado di immergerci in un loro periodo che sia felice o triste. Un altro momento che mi è piaciuto tanto è stato quello in cui la professoressa Santoni ha letto la poesia di Alda Merini intitolata “quelle come noi” che è stata capace di capirci nel profondo scaturendo molti sentimenti. (Monica)

Nell’evento di oggi, abbiamo parlato di poesie e di quanto sia importante leggerne. Grazie al coinvolgimento non solo degli alunni, ma anche degli insegnanti, è stato tutto più coinvolgente vedere professori, uscire dai loro cardini; per raccontarsi attraverso poesie. Dopo questo incontro mi è rimasta impressa la poesia letta dalla professoressa Giammarino; una poesia di Modugno dal nome “Meraviglioso”, della quale penso di aver colto pienamente il significato. (Natalia)

Il progetto si è distinto dalle solite conferenze in cui gli alunni ascoltano annoiati in modo passivo gli interventi degli insegnanti, perché per una volta è stata ribaltata la situazione; durante l’incontro infatti erano gli alunni di tutto l’istituto ad ascoltare l’interpretazione di poesie scelte dai docenti ed è stato questo, secondo me, ad attirare l’attenzione dei ragazzi. Altro punto di forza dell’incontro che ha riunito la comunità scolastica, è stato il fatto che non si è parlato dell’aspetto generale della poesia, ma ci si è concentrati sull’aspetto emotivo e comunicativo della poesia e di cosa essa possa evocare nelle persone, soprattutto come essa possa far emozionare noi giovani ragazzi. (Emilia)

È stato un momento molto ricco di emozione. I poemi erano rigorosamente scelti dal lettore. Queste scelte dimostravano la sensibilità del lettore. Le poesie lette hanno risvegliato la sensibilità individuale e collettiva. Attraverso le diverse poesie, i vari lettori hanno enunciato temi ardenti come l’amore, la giovinezza, la pace ecc…Insomma la poesia appare come il modo privilegiato per esprimere le emozioni personali e collettive per raggiungere l’universalità. (Costantin)

Alunni e insegnanti hanno letto molte poesie, alcune anche scritte da alunni in meno di tre settimane ed è stato questo a far incuriosire i ragazzi di tutto l’istituto ed ascoltare l’interpretazione di poesie scelte dai docenti. (Nicola)

Questa iniziativa ci ha permesso di vedere i docenti in vesti diverse e con la lettura delle poesie scelte da essi l’incontro è risultato piacevole e interessante. Personalmente il momento che mi ha colpito di più è stato quando la professoressa Lucia Santoni ha letto la poesia ‘Quelle come noi’ di Alda Merini perché mi ha trasmesso emozioni. Infine mi è piaciuto che anche i ragazzi della nostra età sono stati in grado di comporre poesie. (Anastasia)

Professori ed alunni hanno avuto modo di leggere le poesie a loro più care e significative ed alcuni professori mi hanno stupito perché hanno letto poesie proprie ricche di emozioni e di sentimenti. Io penso che questo evento sia stato importantissimo, perché per la prima volta ho visto alunni e professori far parte di un’unica grande comunità, dove la poesia faceva da legante per tutti. (Raffaele)

Sono state lette molte poesie interessanti da tutti i professori, come la professoressa di inglese che ha letto una poesia scritta da lei stessa o la professoressa di matematica, che ha letto un testo di una canzone in modo emozionante: conoscevo già quella poesia, ma non l’avevo mai sentita per le sue parole ma solo per la sua musicalità e devo dire che ha tutt’un altro effetto. Questo evento è stato molto interessante e mi ha fatto capire che la poesia non ha età. (Lorenzo)

 

 

 

 

 

 

Author: redazione

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